Non autosufficienza: l’8 maggio a Modena un incontro sulla legge di riforma tradita dal Governo Meloni

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Alle ore 17.00 presso la Polisportiva San Faustino un’occasione per comprendere come il Governo ha stravolto una legge che il Paese attendeva da oltre vent’anni

10 milioni di cittadini, anziani non autosufficienti, loro familiari e caregiver: tanti erano i soggetti in attesa, da oltre vent’anni, di una legge sulla non autosufficienza.

Norma che era stata prevista da una legge delega nell’ambito del PNRR, ma che il Governo Meloni, con il Decreto attuativo recentemente approvato, ha stravolto .

A questo proposito, il Partito Democratico di Modena promuove un incontro pubblico che si svolgerà mercoledì 8 maggio, alle ore 17.00, presso la Polisportiva San Faustino, in via Willigelmo n°72 a Modena.

A spiegare come il Governo Meloni ha tradito le attese di milioni di cittadini saranno la Responsabile Welfare e Salute della Segreteria provinciale del PD Loredana Ligabue, la Deputata DEM in Commissione Affari sociali Ilenia Malavasi, la Consigliera regionale in Commissione sanità Francesca Maletti e il Sindaco di Modena, Presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria Gian Carlo Muzzarelli. A trarre le conclusioni, la Presidente del Gruppo del PD in Assemblea regionale Marcella Zappaterra.

Questo il commento di Loredana Ligabue: “Tra i pilastri della legge delega disattesi c’è l’assenza totale di risorse per la riforma della domiciliarità, banco di prova principale di una legge che era stata pensata per prendersi cura delle persone non autosufficienti prima di tutto nel loro ambiente di vita e familiare. Ma non basta: non c’è nulla per migliorare le strutture residenziali che devono essere ripensate nel segno della qualità e della professionalità di chi vi opera. È stata stravolta la misura della prestazione universale, che doveva garantire maggiore assistenza in proporzione alla gravità della non autosufficienza, e che invece diventa una misura sperimentale di sostegno puramente economico per un numero piccolissimo di ultra 80enni poveri. Che dire poi del costituendo Servizio Nazionale per le persone Anziane non Autosufficienti (SNAA), che avrebbe dovuto coordinare tutti i diversi soggetti a livello centrale e territoriale che intervengono sui servizi per la non autosufficienza e che invece diventa uno strumento non di integrazione ma delle sole Politiche sociali?

Le del tutto insufficienti risorse aggiuntive penalizzano pesantemente Regioni, Comuni ed Enti del Terzo Settore, dai quali dipende l’organizzazione e la gestione dei servizi alle persone e alle famiglie.

Le persone che ogni giorno vivono il disagio e la solitudine della condizione di non autosufficienza hanno necessità di ben altre risposte di cura e prossimità”.