Pd Spilamberto “Sorpresi dalla posizione espressa da Sel”

Amministrative 2014

“Cosa si sarebbe pensato e detto se, dopo le scorse primarie a Genova e Milano, dove hanno vinto i candidati appoggiati da Sel, il Pd avesse tenuto lo stesso atteggiamento che Sel vuol tenere ora a Spilamberto?”: il segretario del Circolo Pd di Spilamberto Maurizio Tonozzi risponde a Sel che, dopo la vittoria di Umberto Costantini alle primarie di coalizione del 2 marzo, sembra ora volersi sfilare dall’accordo. “A Spilamberto – aggiunge Tonozzi – ora non resta che lavorare per creare una squadra composta da personalità valide, riconoscibili, competenti e di spiccato peso politico con Costantini candidato sindaco”. Ecco la sua dichiarazione:

«Il Pd di Spilamberto manifesta forte sorpresa per la posizione assunta da Sel in merito ai risultati delle primarie di Spilamberto. Abbiamo condiviso assieme questo percorso e il quadro programmatico alla base di esso. Sel ha poi avviato un percorso nel quale ha deciso di appoggiare uno dei due candidati conoscendo e condividendo il principio per cui si deve sostenere ed appoggiare il candidato che sarebbe uscito vincitore dalle primarie. Dalle primarie del 2 marzo scorso a Spilamberto è uscito vincitore Umberto Costantini, e di conseguenza è lui il candidato sindaco per le elezioni di maggio della coalizione proponente le primarie (di cui Sel fa parte). Singolare è ora la posizione per la quale si chiede praticamente di annullarne la validità. Cosa si sarebbe pensato e detto dopo le scorse primarie a Sindaco di Genova e Milano, dove hanno vinto candidati appoggiati da Sel, se il Pd avesse tenuto lo stesso atteggiamento che ora loro vogliono tenere a Spilamberto? Come sarebbe stata giudicata una scelta tale qualora il Pd si fosse defilato dalla coalizione nelle due grandi città dopo l’esito delle primarie? A Spilamberto ora non resta che lavorare per creare una squadra composta da personalità valide, riconoscibili, competenti e di spiccato peso politico con Costantini candidato sindaco; delineare e definire un programma elettorale serio, attuabile, coraggioso e concreto che detti il percorso di governo per i prossimi cinque anni del nostro paese e prepararsi per vincere la sfida vera e propria di maggio».