Elezioni, Luca Sabattini “Una Regione libera dalle mafie”

Elezioni regionali

“Codice etico per i candidati, battaglie per la legalità e azione culturale: sradichiamo la criminalità organizzata da queste terre”. L’intervento di Luca Sabattini, candidato per il Pd alle prossime regionali:

“E’ di questi giorni la notizia di un triste primato: l’Emilia Romagna è la prima regione del Nord Italia per numero di minacce agli amministratori, molti dei quali si trovano a rischio proprio per la loro azione di contrasto al radicamento mafioso in queste terre. Questi amministratori non possono essere lasciati soli e a loro deve andare la solidarietà, non solo formale, di tutte le nostre comunità. Anche per questo sottoscriviamo con convinzione gli obiettivi del candidato presidente Stefano Bonaccini, che inserisce tra le dieci priorità programmatiche la lotta alle mafie. E, con altrettanta convinzione, facciamo nostro l’appello del senatore Vaccari, che chiede a tutti i candidati di impegnarsi a rispettare il codice etico varato dalla Commissione Antimafia. L’auspicio è che l’adesione al codice etico non coinvolga solo i candidati del Partito Democratico ma tutti i partiti in lizza per le prossime regionali”. Ma c’è bisogno di atti concreti e di impegni, sottolinea Sabattini, da parte di tutti: “Vengo da un territorio, quello di Castelfranco Emilia, che ha conosciuto nei tempi recenti un preoccupante radicamento mafioso. Nella scorsa legislatura, accanto al sindaco Reggianini, da assessore ho potuto partecipare ad un forte percorso di impegno dell’amministrazione pubblica per far conoscere e contrastare il fenomeno mafioso. Una battaglia culturale giocata a viso aperto, attraverso la partecipazione del Comune alla carovana antimafia di Libera e l’intitolazione della biblioteca comunale a Lea Garofalo. La Regione deve proseguire su questa strada, incentivando percorsi di conoscenza e consapevolezza per le nostre comunità, invitandole a collaborare e condividere le migliori pratiche, come l’esperienza dell’Aut Aut festival, la prima esperienza di festival regionale contro le mafie, con eventi e tavole rotonde, concerti e riflessioni aperte sul tema della legalità e del contrasto ai comportamenti illegali, partendo dalle scuole e dall’educazione al rispetto reciproco, alla civile convivenza, alla solidarietà. Sarà determinante anche per il futuro la collaborazione delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado sui nostri territori: solo con il coinvolgimento fondamentale delle scuole questa battaglia nel lungo periodo sarà vinta. Ma l’azione culturale, pur necessaria, non basta. A livello legislativo, possiamo e dobbiamo fare di più, promuovendo processi di semplificazione che, garantendo la rapidità di intervento, riescano, nel contempo, a premiare l’economia legittima a scapito della economia illegale che danneggia doppiamente le nostre comunità”.