La Camera ha approvato la proposta di istituire la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. La giornata sarà celebrata il 3 ottobre, anniversario del naufragio di Lampedusa che, con i suoi 366 morti accertati e circa 20 dispersi presunti, è considerato come la più grave catastrofe marittima nel Mediterraneo dall’inizio del 21esimo secolo. Il testo ora passa al Senato. “Si tratta di una scelta – spiega il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali della Camera – che intende contribuire alla diffusione di un più forte senso di solidarietà civile, del rispetto della dignità umana, della consapevolezza del valore della vita di ogni essere umano e del valore dell’accoglienza”. Ecco la sua dichiarazione:
«Con questo voto la Camera riconosce il giorno 3 ottobre quale Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, strumento che consentirà di conservare e di rinnovare la memoria di quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria. Fare memoria del passato serve a guardare al futuro con un senso critico e porre rimedio agli errori commessi. L’istituzione di questa Giornata – attraverso il ricordo della strage di migranti del 3 ottobre 2013 – intende contribuire alla diffusione di un più forte senso di solidarietà civile, del rispetto della dignità umana, della consapevolezza del valore della vita di ogni essere umano e del valore dell’accoglienza. La polemica becera condotta dalla Lega, la strumentalizzazione della tragedia alla quale assistiamo quotidianamente racconta di una politica (almeno una parte) bugiarda, incapace di affrontare i problemi e le sfide che l’Italia e l’Europa hanno davanti a sé, una politica solo impegnata a incrementare le preoccupazioni, peraltro legittime, sulla nostra capacità di gestire questo flusso di rifugiati che appare inarrestabile. Questa Giornata vuole ricordare anche i milioni e milioni di italiani migranti, le loro sofferenze, e il loro contributo allo sviluppo economico e sociale del Paese che li ha ospitati e non solo di quello da cui sono partiti. L’istituzione di questa Giornata ci impegna a una politica non sognante sui temi della accoglienza, a esercitare il principio di realtà, a farsi carico delle paure dei nostri concittadini, senza con ciò accettate il cinismo che dimentica l’accoglienza possibile e sostenibile. Le nostre terre sono state sempre accoglienti, capaci di integrazione, ancora una volta, sono certo, sapranno dare un contributo fattivo nell’affrontare un fenomeno che non è né transitorio né solo italiano».
(Fonte fotografia: avvenire.it)