Profughi, Patriarca “FI non cavalchi un dramma internazionale”

Dai parlamentari

Il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali della Camera, interviene sulla manifestazione annunciata per sabato a Mirandola dai Giovani di Forza Italia. “Stupisce – dice Patriarca – che Forza Italia cavalchi la campagna xenofoba di Salvini, stupisce che Forza Italia, una forza politica che fa parte del partito popolare europeo, prenda le distanze dalla stessa Merkel che chiede più Europa e un impegno condiviso”. Ecco la dichiarazione di Edoardo Patriarca:

“Anche nei nostri territori c’è chi cavalca il dramma dei profughi e alimenta la paura e l’incertezza. Il dovere dell’accoglienza è inscritto nella nostra Costituzione e nelle carte internazionali. L’Italia con l’impegno del Governo, dei prefetti, con la collaborazione di tanti sindaci e di associazioni di volontariato, sta facendo la sua parte. Uno sforzo immane che ci onora e onora tutti coloro che ci stanno mettendo la faccia. Le persone che giungono sulle nostre terre in gran parte sono persone che fuggono da guerre e persecuzioni, donne e uomini quasi sempre torturati e seviziati, per non aggiungere la tragedia dei minori non accompagnati. Stupisce che Forza Italia cavalchi la campagna xenofoba di Salvini, stupisce che Forza Italia, una forza politica che fa parte del partito popolare europeo, prenda le distanze dalla stessa Merkel che chiede più Europa e un impegno condiviso. E neppure si faccia attenta alle parole ferme e appassionate di Papa Francesco. L’iniziativa promossa sabato prossimo a Mirandola va nella direzione opposta, non aiuta a capire quello che sta accadendo, e neppure aiuta a costruire una comunità che comunque deve essere attenta a tutti, indistintamente, di coloro che più hanno bisogno. Il fenomeno dell’immigrazione è oramai un fenomeno strutturale che ci accompagnerà nei prossimi decenni. La direzione da perseguire è chiara: una infrastruttura di accoglienza diffusa e ordinaria, non più segnata dalla emergenza; concertazione a livello territoriale per gestire il tutto con equilibrio e senza strappi, risorse adeguate ai sindaci, superamento del trattato di Dublino e istituzione del diritto di asilo europeo, accordi bilaterali con i governi di emigrazione per gestire i rimpatri di coloro che non hanno diritto, intervento internazionale per colpire i trafficanti e le mafie, soprattutto nella riva sud del Mediterraneo”.