Contraffazione, Baruffi “Il web moltiplica le opportunità di frodi”

Dai parlamentari

Nella seduta odierna la Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione ha deciso di attivare una specifica indagine in materia di commercio elettronico e contraffazione via Internet: il deputato modenese del Pd Davide Baruffi, componente della Commissione speciale istituita dalla Camera dei deputati, è stato incaricato di svolgere il ruolo di relatore.

Nelle settimane scorse la Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo ha concluso alcune importanti indagini sul fenomeno della contraffazione. In particolare su prodotti o settori specifici, nonché sulle ipotesi di aggiornamento della normativa penale in materia, sono state approvate alcune relazioni, trasmesse all’Aula di Montecitorio e illustrate all’inizio del mese di ottobre nella prestigiosa cornice internazionale dell’Expo. Nella seduta odierna della Commissione si è stabilito di proseguire il lavoro esplorando altri ambiti più trasversali del fenomeno della contraffazione, in particolare quello del commercio elettronico. Segnalato in numerose precedenti audizioni come “nuovo” e più insidioso campo di diffusione della contraffazione, quella del web è effettivamente una frontiera inedita per portata globale da un lato e pervasività capillare dall’altro. Gli strumenti fino ad ora utilizzati mostrano evidenti limiti, che nascono dai vincoli territoriali delle normative nazionali, nonché dalla difficoltà di tenere il passo con strumenti informatici che, più di altri, mostrano una capacità adattativa eccezionale. “Abbiamo raccolto numerose sollecitazioni da parte di esperti e portatori di interesse, magistrati e forze dell’ordine impegnati su questo fronte – spiega il deputato modenese del Pd Davide Baruffi, incaricato dalla Commissione di svolgere il ruolo di relatore – Abbiamo la consapevolezza che, mai come in questo ambito forse, normative e strumenti di contrasto mostrano grandi limiti e lentezza. L’indagine partirà da qui, supportata anche da un’altra indagine, contestuale e anch’essa orizzontale, sulla dimensione comunitaria e internazionale del fenomeno più generale della contraffazione, e delle relative risposte in termini normativi e di strategia sovranazionale. Il nostro compito sarà quello di individuare i nodi e avanzare proposte anche di questa scala. L’Italia e i suoi prodotti di qualità – conclude Davide Baruffi – rappresentano purtroppo il bersaglio naturale e privilegiato di questo tipo di frode e il web è un moltiplicatore micidiale delle opportunità di commercio abusivo, di contraffazione e di truffa a danno dei produttori e dei consumatori. Anche per questo è abbastanza naturale e doveroso che un contributo di innovazione nella risposta di contrasto venga dal nostro Paese”.

(Fonte fotografia: fdo.co.uk)