“Non c’è una sola delle promesse elettorali fatte più di un anno fa, non ci sono idee strategiche su come gestire l’emergenza economica e, se non fosse per i soldi messi dal Governo centrale, non c’è interesse adeguato da parte del Comune nell’affrontare seriamente l’emergenza scuola e sociale”: il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Mirandola Roberto Ganzerli commenta la variazione di bilancio approvata, nella serata di martedì 28 luglio, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio. Ecco la sua dichiarazione:
“Visto il periodo storico che richiedeva investimenti importanti per recuperare la crisi post corona virus e l’uscita di Mirandola dall’Unione che, a detta degli stessi leghisti, avrebbe dato a Mirandola “mani libere” per gestire le risorse, ci si aspettava una variazione importante e coraggiosa per dare nuova linfa alla nostra città… Invece ancora una volta l’elefante continua a partorire il topolino. O meglio le gravi incertezze (sottolineate anche dagli organi di sorveglianza competenti) lasciate dall’uscita dall’Unione hanno bloccato qualsiasi visione di medio/lungo periodo. Non c’è una sola delle promesse elettorali fatte più di un anno fa, non ci sono idee strategiche su come gestire l’emergenza economica e, se non fosse per i soldi messi dal Governo centrale, non c’è interesse adeguato da parte del Comune nell’affrontare seriamente l’emergenza scuola e sociale. Avremmo preferito un confronto con la maggioranza su temi importanti come questi, ma a dire il vero una terza certezza è uscita dalla maggioranza Leghista in maniera esplicita. Golinelli, in uno dei suoi sobri interventi, ha tenuto a ribadire che non c’è e non ci sarà mai nessun confronto sulla città con chicchessia. La lega è un arcipelago di isole ben distanziate fatte di autoreferenzialità e supponenza: Italia isolata dall’Europa, Mirandola isolata dall’unione, il governo di mirandola isolato da tutto il resto”.